Italiano (Italia)
 

منبرٌ كبيرٌ لنشر وسطية الأزهر الشريف بكل لغات العالم

أقسم بالله العظيم أن أكون مخلصًا لديني ولمصر وللأزهر الشريف, وأن أراقب الله في أداء مهمتى بالمركز, مسخرًا علمي وخبرتى لنشر الدعوة الإسلامية, وأن أكون ملازمًا لوسطية الأزهر الشريف, ومحافظًا على قيمه وتقاليده, وأن أؤدي عملي بالأمانة والإخلاص, وأن ألتزم بما ورد في ميثاق العمل بالمركز, والله على ما أقول شهيد.

 

 

Discorso di Sua Eminenza, il Grande Imam, il Professore Aḥmed al-Ṭayyeb, lo sceicco di al-Azhar in occasione della celebrazione della Nascita del Profeta.  Sala conferenze al-Azhar Pronunciato il 11 Rabi 'I 1493 / 29 November 2017
Anonym
/ Categories: Main_Category

Discorso di Sua Eminenza, il Grande Imam, il Professore Aḥmed al-Ṭayyeb, lo sceicco di al-Azhar in occasione della celebrazione della Nascita del Profeta. Sala conferenze al-Azhar Pronunciato il 11 Rabi 'I 1493 / 29 November 2017

In nome di Allah, il Clemente e il Misericordioso.

Lode ad Allah. Pace e benedizioni sul nostro Maestro Muhammad, sulla sua famiglia e sui suoi nobili compagni.

Signor Presidente, Abulfattah as-Sisi, Presidente della Repubblica Araba d'Egitto! Che Allah lo protegga e coroni i suoi sforzi di successo!

Onorevole pubblico!

Al-Salamu 'alaykum wa rāmatullah wa barakātuh!

In effetti, la nostra celebrazione odierna, in occasione della nascita del Profeta, è una celebrazione dell'apparizione dell'ultima profezia e dell'ultimo messaggio che ha messo l'umanità sulla retta via, dopo aver liberato la ragione umana dalle restrizioni settarie, dall'autorità familiare e dal dominio tribale, e liberato la coscienza umana dalle catene dell'ingiustizia e delle manifestazioni di dispotismo e schiavitù. Appena dieci anni dopo la morte del Profeta[1], il portatore dell'Eterno Messaggio, i troni dei tiranni, dei despoti e di coloro che pensavano di essere degli dei, iniziarono a sgretolarsi uno dopo l'altro. Così, per la prima volta nella storia, l'umanità iniziò a sentire l'odore della libertà, a bere dal calice della giustizia, a conoscere l'uguaglianza tra le persone ed a sentire il bisogno di porre fine alle ingiustizie esercitate dall'uomo verso suo fratello.

Nel suo libro, Tārīkh al-Rusul wa al-Mulūk, al-Ṭabarī ricorda che Rab'iy ibn 'Āmir, uno dei comandanti dell'esercito musulmano, andò a vedere il comandante dell'esercito persiano, Rustum, e negoziare con lui prima dell'inizio della lotta di al-Qadisiya. Quindi, Rustum gli disse: "Perché sei venuto qui? Rab'iy rispose: "Siamo stati inviati da Allah. Allah ci ha mandato a liberare colui che vuole adorare Allah, invece di adorare le sue creature, e di portarlo lontano dalla ristrettezza di questo mondo verso un orizzonte più ampio". Poche parole che riflettono quanto questo nobile compagno soffriva della mancanza del valore della libertà e della giustizia e quanto voleva che le persone godessero tali valori, anche prima che questa nuova religione li sostenesse.

Contemplando la sua frase, "dalla ristrettezza di questo mondo verso un orizzonte più ampio", vediamo fino a quale punto le persone, prima di questa religione, erano prigioniere della miseria imposta loro dai loro regimi politici e dai loro sistemi sociali ed economici. Notiamo anche che questo ultimo Messaggio era volto a liberare la mente, il pensiero e la coscienza... Il suo approccio alla liberazione dell'uomo consiste nel principio di libertà regolato dalla giustizia, che garantisce i diritti delle persone. In effetti, nella mancanza della “giustizia assoluta”, la libertà diventerà un caos che potrebbe rovesciare il resto dei principi umani.

Onorevole pubblico!

Se la profezia del Profeta, pace e benedizione siano su di lui, è una necessità per guidare le persone sulla retta via, ogni inciampo su questo sentiero è uno dei pericoli più seri che possono minacciare le civiltà e le società.

La storia testimonia che la caduta delle civiltà fu provocata da diversi ragioni e fattori che il Corano aveva avvertito, e che riteneva le leggi di Allah nel suo universo. La ragione più importante per la caduta delle civiltà è la deviazione dalla via profetica, la buona morale, che è l'obiettivo ultimo dei messaggi profetici, e la compassione tra tutte le creature. A questo proposito, il Profeta, pace e benedizione su di lui, dice: "In effetti sono stato solo mandato a completare i tratti caratteriali più nobili". Dice ancora: "Sono stato mandato ad invitare ad Allàh e come misericordia". Inoltre, Allah, l'Onnipotente, dice: "Ti abbiamo inviato [Oh Muhammad] se non come una misericordia per i mondi" (S. al-Anbiyya, v. 107)

Poiché la deviazione della via rettificata dai profeti potrebbe essere fatta tramite la negazione della religione e la chiamata all'ateismo e all'incredulità in Allah, i suoi Angeli, i suoi Libri, i suoi Messaggeri e l'Ultimo Giorno, ci potrebbe essere una deviazione ancora più distruttiva, quando la morbosa immaginazione di un gruppo aberrante li fa credere che siano guardiani del popolo, agenti di Allah sulla terra, che siano gli unici in grado di capire e interpretare la religione e le sue prescrizioni.

 

Questo gruppo o questi gruppi terroristici, indipendentemente dai loro metodi e dalle loro nomine, partono da una falsa convinzione che non ha nulla a che fare con Allah e il Suo Messaggero. Questa convinzione consiste nel fatto che chiunque adotti una credenza diversa dalla propria fede è miscredente e che la vita, il bene e l'onore del miscredente sono violabili. Tali gruppi fuorviati non sono apparsi solo oggi, ma esistevano nella storia musulmana come nella storia di tutte le altre religioni e credenze. L'affermazione, ripetuta in questi giorni, che il terrorismo è solo un'industria musulmana e che si rivolge solo ai non musulmani è una superstizione smentita dalla realtà che rivela le intenzioni malevole dei sostenitori di tali affermazioni. I libri di storia e quelli di politica sono pieni di esempi di terrorismo attribuiti a religioni e correnti politiche e sociali.

Non vorrei andare molto lontano dal disastro che ha scosso lo scorso venerdì i cuori degli egiziani e di tutti gli uomini in Oriente e in Occidente. L'attacco alla moschea di al-Rawdah è un atto abominevole e codardo che non può essere perpetrato da un uomo o un mostro. I proiettili che hanno preso di mira coloro che pregavano nella moschea non sono solo una dichiarazione di guerra contro Allah e il Suo Messaggero, ma pure una sfida di Allah in una delle sue Case.

Questi criminali non sono i primi a commettere tali crimini nelle Case di Allah. Il secondo successore del Profeta, pace e benedizione su di lui, Umar ibn Al-Khaṭṭāb, che Allah sia soddisfatto di lui, fu assassinato mentre pregava nel mihrab della moschea del Profeta. Allo stesso modo, il terzo califfo, 'Uthmān, che Allah sia soddisfatto di lui, fu ucciso mentre leggeva il Corano e il suo sangue scorreva sulle foglie di al-Musḥaf. Pure i Kharijites, i predecessori di questi criminali e dei loro antenati, uccisero Ali, che Allah onori il suo volto, mentre usciva per chiamare alla preghiera dell'alba dicendo: preghiera.. preghiera!

L'assassinio dei successori del Profeta con l'arma del tradimento ci consola. E quale consolazione! Ci ha confortato ed ha confortato le famiglie che hanno perso i loro figli, i loro padri e i loro sostenitori. Se voi, i nostri fratelli a Baer el-Abed, siete stati terrorizzati, ricordate la storia di questi Kharijites con i Compagni del Profeta, pace e benedizione su di lui; li hanno terrorizzati ed uccisi. Hanno anche accusato Ali di incredulità e l’hanno ucciso dopo averlo tradito.

Nel consolarvi, signor Presidente, e nel consolare il nostro popolo coraggioso, imploriamo Allah, l’Altissimo, per coronare i nostri martiri con le sue benedizioni, portandoli in Paradiso, per placare i cuori delle loro famiglie e dei propri cari e per garantire una guarigione pronta ai feriti.

Sentendo vergogna, offro le mie sincere scuse al Maestro dei profeti e dei messaggeri per gli atti abominevoli commessi da quelle anime ignoranti, dure e deviate della via del Profeta. Ci scusi, o Messaggero di Allah, per questa malizia e questa manipolazione del tuo messaggio tollerante. Queste persone che che spargono la corruzione sulla terra e non hanno nulla a che fare con la religione, non trarranno mai beneficio dall'intercessione del profeta nel Giorno della Resurrezione. Troveranno la punizione che meritano.

Grazie per l'attenzione.

 

As-Salam 'Alaykum wa Raḥmatu Allah wa Barakātuh.

Redatto l'11 Rabi 'I 1439 h. / 29 novembre 2017 d.C.

 

Ahmad al-Ṭayyeb

Lo sceicco di al-Azhar

 

[1] I musulmani chiamano la battaglia "Nahāwind", che ebbe luogo nel 19 dell’egira / 640 dC., "Fatḥ al-Futūḥ" (la conquista delle conquiste), perché durante quella battaglia i musulmani sconfissero l'ultimo esercito persiano Alsisani, ponendo così fine allo Stato Persiano. (Hussain Mu'nis, Atlas Tārikh al-Islam, p 129). Per quanto riguarda la caduta dello Stato bizantino, avvenne tra l'anno 12 e le 16 dell’egira, lo stesso anno in cui Omar (che Allah sia soddisfatto di lui) prese al-Quds. (Ibid., 126).

Print
6502

Please login or register to post comments.