Monday, June 7, 2021

Un webinar organizzato dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana (HCHF), dal titolo “A Moment of Human Fraternity...

Un webinar organizzato dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana (HCHF), dal titolo “A Moment of Human Fraternity: The impact of Pope Francis’ historic Iraq visit” e, sul significato e i frutti del viaggio di Papa Francesco nel Iraq   

 In un webinar organizzato dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana (HCHF), dal titolo “A Moment of Human Fraternity: The impact of Pope Francis’ historic Iraq visit” e, sul significato e i frutti del viaggio di Papa Francesco nel Iraq, il Paese mediorientale, personalità politiche e leader religiosi hanno riflettuto insieme. Tra loro, i cardinali Raphael Louis Sako e Miguel Angel Ayuso Guixot, rispettivamente patriarca caldeo di Baghdad e presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso e il segretario generale dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, il giudice Mohamed Abdelsalam, a lungo segretario del Grande Imam di Al-Azhar, Al-Tayyeb, il ministro della Cultura e della Gioventù degli Emirati Arabi Uniti, Noura Al Kaabi; il vice direttore generale dell’Unesco, Ernesto Ottone Ramirez, ed altri  leader politici e religiosi del Medio Oriente.
I relatori hanno ricordato le parole del Papa Francesco: “Siamo tutti fratelli nonostante le differenze, dobbiamo rispettare le diversità e unirci per costruire una società migliore”.
Inoltre, hanno chiarito che, tra i residui delle guerre e delle lotte fratricide e le difficoltà causate dalla pandemia di coronavirus, è risuonato e continua, a distanza di tre mesi, a risuonare forte in Iraq il messaggio portato da Papa Francesco nella sua visita del 5-8 marzo 2021. Una visita definita “storica” all’unanimità dai relatori del webinar.
Tutti hanno offerto un punto di vista personale sulla natura umanitaria e soprattutto interreligiosa del primo viaggio di un Pontefice in Iraq, mettendo in luce l’importanza che esso ha rivestito per l’intero Medio Oriente e la fraternità umana globale. Da qui, una riflessione corale sui prossimi passi nella ricostruzione del Paese, cominciando dal tessuto sociale e arrivando alle infrastrutture e alla sfera culturale, con il suo enorme potenziale per promuovere stabilizzazione, riconciliazione e speranza in un futuro migliore.
A conclusione dell'incontro on-line, l’intervento del giudice Abdelsalam che ha richiamato la “Fratelli tutti” che proprio lui, insieme ad altri relatori, presentò in Vaticano il 4 ottobre 2020. L’enciclica di Papa Francesco ricorda che “tutti siamo fratelli”. E come fratelli, “l’Iraq sta nei nostri cuori”, ha aggiunto. “Il Paese costituisce un mosaico meraviglioso per la convivenza umana. Ma questo quadro è stato insanguinato dal sangue dei suoi figli innocenti che hanno pagato il prezzo di guerre e conflitti durati per decenni e sono stati vittime di un terrorismo nero che ha distrutto moschee e chiese insieme, lasciando una grande ferita nel corpo dell’Iraq”. Questi drammi hanno mosso il cuore del Papa che Abdelsalam - come egli stesso ha confidato - aveva incontrato esattamente un mese prima del viaggio apostolico: “Il Santo Padre mi ha detto che, qualsiasi fossero state le difficoltà, sarebbe comunque andato in Iraq per l’unità del popolo”. Proprio questa unità è la strada da perseguire, a due mesi dalla visita del Pontefice: “Collaboriamo – è stato l’invito del segretario del Comitato per la Fratellanza Umana – e pensiamo a cosa fare in futuro per dare qualcosa a questo Paese tanto caro."
 


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