Wednesday, November 24, 2021

Il Cyber terrorismo e la necessità di rafforzare la sicurezza informatica


Il pericolo di utilizzare i media elettronici come strumento per diffondere l'ideologia estremista, risiede nella sua dipendenza dalle risorse di informazione e dai mezzi elettronici, per influenzare le menti dei destinatari, poiché i sistemi elettronici e le infrastrutture di informazione sono considerati uno dei mezzi più importanti per i terroristi.
Quando l'ISIS ha conquistato Mosul nel giugno 2014, non si è limitato ai progressi fatti sul campo, ma ha anche lanciato una campagna mediatica su Twitter, lanciando l'hashtag (# All Eyeson ISIS), che significa "tutti gli occhi sono puntati sull'ISIS", e in poche ore, le foto che rispecchiano la brutalità dell'organizzazione terroristica sono state pubblicate e trasmesse in tutto il mondo per seminare il terrore nei cuori.
Di conseguenza, le forze dell'esercito iracheno a Mosul, che erano cinque volte più dei combattenti dell'ISIS, si sono disintegrate e fuggite, e quindi non più di 2.000 combattenti dell'ISIS hanno preso il controllo della città di Mosul, la cui popolazione è stimata in 1,5 milioni di abitanti. Tutto ciò è considerato un modo indiretto nel processo di reclutare i giovani da parte dell'ISIS, ed è un modo per promuovere idee false e dicerie, al fine di guadagnare terreno e attrarre più giovani.
Il cyber terrorismo è diverso dalle altre forme di terrorismo e si distingue – purtroppo – per la sua velocità e l'estensione negli stati e nei continenti. In questo modo, tutti i gruppi estremisti e terroristici non effettuano i loro attacchi senza sfruttare l'Internet. Inoltre, a causa degli attacchi informatici subiti da diversi siti web governativi e privati, è necessario intensificare gli sforzi nella cyber-sicurezza in tutti i settori della tecnologia in tutto il mondo, specialmente dopo l'apparizione delle barbarie dei gruppi terroristici e le loro continue minacce di attacchi informatici.
Tutti i paesi del mondo hanno sofferto e continuano a soffrire a causa dell'uso sistematico da parte di gruppi terroristici dell'Internet; in quanto gli estremisti sono stati in grado di influenzare, con mezzi diversi, una grande massa di giovani in tutte le parti del mondo, tenendo conto del contesto geografico, sociale e della diversità dello stato psicologico e intellettuale della più grande percentuale di giovani.
Le seguenti righe mostreranno l'impatto di Internet sui giovani e su come esso è stato in grado di reclutarli e radicalizzarli nei diversi paesi, in seguito citiamo alcuni esempi:
Il Contesto spagnolo
Sebbene non vi siano piattaforme di lingua spagnola affiliate alle organizzazioni terroristiche, ad eccezione di quelle che lanciano di tanto in tanto messaggi, scritti o in video, sia in arabo o in inglese, accompagnati da sottotitoli spagnoli, o minacce esplicite in spagnolo nella lingua di uno dei loro combattenti spagnoli. 
Nonostante ciò, negli ultimi anni l'ISIS è riuscito a radicalizzare diversi giovani in Spagna e le operazioni di radicalizzazione sono ancora in corso attraverso account personali in diversi social network o tramite l'applicazione di WhatsApp e telegramma. Allo stesso modo, le cellule, che sono rapidamente state smantellate dalle forze di sicurezza, hanno contribuito al processo di supporto materiale ai gruppi terroristici, inviandogli denaro e nuovi combattenti nelle zone di conflitto in Iraq e Siria.
Va notato che, secondo relazioni specializzate negli affari mediatici dei gruppi terroristici, la lingua spagnola è al tredicesimo posto tra le lingue utilizzate dall'ISIS per diffondere le sue strategie e ideologie.
Il contesto africano
I gruppi terroristici in Africa, come Al Shabab in Somalia, Buko Haram in Nigeria, Nusrat al Islam in Mali e altri gruppi estremisti, hanno fatto ricorso all'attività mediatiche per diffondere i loro scopi ed obiettivi, al fine di ingannare le forze di sicurezza e pubblicare le notizie delle operazioni terroristiche in corso. 
Allo stesso modo, tali gruppi hanno adottato la strategia dell'inganno mediatico che si basa sulla distorsione delle informazioni e presentarle al destinatario in modo distorto, fino a trasmettere delle bugie nette, in modo che il destinatario formi una certa opinione sulla realtà presentata; tale opinione serve gli interessi di questi gruppi terroristici e raggiunge i loro obiettivi. A ciò si aggiunge la guerra psicologica condotta dai gruppi terroristici per influenzare i loro avversari, e questo era evidente in alcune delle pubblicazioni che sono state trasmesse sulle loro piattaforme mediatiche.
Il contesto inglese
Dal 2015 e dopo numerosi attacchi terroristici da parte dell'ISIS, l’amministrazione di Facebook, Twitter e YouTube hanno rimosso i contenuti relativi a questo gruppo terroristico, e hanno imposto maggiori restrizioni alla diffusione del contenuto di questi gruppi. Perciò, l'ISIS ha utilizzato alcuni siti di social network alternativi che consentono loro di pubblicare i propri contenuti senza che le autorità siano in grado di rintracciarli, come ad esempio, Telegram, Justpaste.it, Surespot, TikTok. 
Inoltre, l’organizzazione ha fatto ricorso all'uso dell’Hashtag, che consente ai loro membri e ai loro sostenitori di seguire le ultime notizie del gruppo ogni settimana attraverso l'uso di parole chiave di ricerca come, FridaySupportingISIS # Calamity WillBefallthe US # Khilafa News. L'ISIS, inoltre tutto, ha fatto ricorso all'utilizzo di "Deep Web" che si considera uno dei mezzi tecnologici non rintracciabili, sia per il mittente che per il destinatario.
- Il ruolo dei governi nella lotta al cyber terrorismo
Molti governi hanno compreso il pericolo del cyber estremismo e del cyber terrorismo, quindi essi insistono nel contrastare questi gruppi che diffondono i loro pensieri attraverso le diverse piattaforme elettroniche, ed in particolare sui social network, soprattutto dopo gli ultimi attacchi terroristici avvenuti nel mondo. Per questo motivo, governi, organizzazioni internazionali, società e istituzioni digitali hanno cercato di studiare forme di cooperazione a lungo termine, e la possibilità di adottare un pacchetto di nuove misure volte a proteggere la libertà di espressione, ponendo però fine alla diffusione dei contenuti estremisti su Internet, per renderlo più sicuro, e per evitare i rischi di cyber estremismo, e allo stesso tempo, combatterlo.
Ad esempio, dopo il massacro delle due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda nel marzo 2019, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, hanno lanciato da Parigi, insieme a diversi leader e funzionari mondiali delle società tecnologiche, l'iniziativa "Appello di Christchurch", per combattere il fenomeno dell'estremismo su Internet.
Per di più, la deputata francese Laetitia Avia, membro del Partito repubblicano, ha preparato una statistica nel suo rapporto sul progetto di legge che lei ha presentato al parlamento francese il 3 luglio 2019, per completare una serie di leggi francesi volte a combattere il "cyber terrorismo" e a incitare le grandi piattaforme elettroniche ad assumersi le loro responsabilità nel porre delle sanzioni più rigorose ed efficaci contro i promotori di contenuti estremisti e terroristici su Internet.
In Germania, il Ministero dell'Interno sta attuando delle riforme per combattere l'estremismo online promuovendo l'Ufficio Anti-Crimine con personale qualificato specializzato in questo problema. Verrà anche istituita un'agenzia nazionale per contrastare i crimini di odio online, monitorando continuamente l'Internet in collaborazione con i fornitori di servizi Internet e i social network, registrando l'indirizzo IP di ciascun utente, nell'ambito del programma di conservazione d informazioni. Quindi, sarà un ufficio centrale che fa parte dell'ufficio anti-crimine, dedicato alla localizzazione dei crimini online in collaborazione con la polizia federale e gli uffici della agenzia di sicurezza nazionale.
Nell'ambito delle riforme, il piano prevede che i fornitori di servizi Internet e le piattaforme di social media riferiscano le attività di odio online all'autorità di prevenzione della criminalità, invece di eliminarle come avveniva in passato. E’ un passo nella giusta direzione per promuovere la trasparenza e la cooperazione tra i fornitori di servizi di rete e le autorità di sicurezza.
In Pakistan, nel momento in cui si sentono voci che chiedono di imporre la censura e persino di proibire tutte le pubblicazioni su queste piattaforme, altre voci si oppongono a fare questo, considerando che qualsiasi divieto sarà contrario alla libertà di espressione. In questo senso, uno dei giornalisti chiede di prendere misure contro chiunque sia coinvolto in discorsi d'odio, per evitare la diffusione dell'estremismo e del terrorismo, ma allo stesso tempo queste misure non dovrebbero essere usate come un modo per sopprimere le critiche al governo.
Secondo alcuni giornali, il governo di Imran Khan ha lanciato una campagna contro i discorsi di odio, e contro l'uso improprio dei social network, al fine di impedire ad alcuni di alimentare l'estremismo religioso e il terrorismo. Il governo ha dichiarato di formare squadre di rappresentanti della agenzia federale di investigazione e di altre agenzie di sicurezza, al fine di organizzare e seguire le piatteforme di social network, e di eliminare gli account falsi e di accusare coloro che violano le leggi normative di Internet in Pakistan.
Allo stesso modo, il comitato permanente dell'assemblea nazionale per l'informatica e le telecomunicazioni, ha annunciato la possibilità di vietare l'uso dei social network negli uffici governativi durante l'orario di lavoro, al fine di bloccare la fuga di informazioni ufficiali.
Per quanto riguarda l'India, il governo ha annunciato nell'ottobre 2019, attraverso un documento legale presentato alla Corte Suprema, la sua intenzione di applicare delle regole per la regolamentazione dei social network, a causa di possibili danni contro l'India. Inoltre, ha sottolineato di aver bisogno di tre mesi per mettere le regole di regolamentazione del lavoro su tali piattaforme, al fine di proibire la diffusione di notizie false, dicerie e minacce crescenti contro i diritti personali, e per mantenere la pace e la sicurezza della patria.
Inoltre, Twitter ha registrato quasi 1,3 milioni di tweet che includono parole di odio negli ultimi sei mesi. Pure Facebook ha eliminato circa 4 milioni di post nel primo trimestre del 2019, rispetto a 3,3 milioni nell’ultimo quarto trimestre del 2018 e 2,5 milioni nel primo trimestre del 2018. Inoltre, durante l’ultimo trimestre del 2018, YouTube ha eliminato quasi 16.600 canali, e 49.600 video con scene violente, e 18.950 video con contenuti offensivi o che incitano all’odio. Tutte queste cifre mostrano una chiara crescita.
Raccomandazioni:
Non c'è dubbio che le organizzazioni terroristiche stanno cercando di sfruttare tutte le possibili opportunità per reclutare nuovi membri; e per affrontare questo problema la comunità internazionale, governi, organizzazioni civili e organizzazioni religiose e politiche devono adottare una serie di meccanismi che consentano loro di immunizzare i giovani, contro le idee sbagliate diffuse dai gruppi terroristici. A questo proposito, l'Osservatorio di Al-Azhar per il contrasto all'estremismo chiede di:
- Attivare le leggi contro il crimine informatico, per prosciugare le fonti dell'ideologia estremista.
- Formare dei grandi gruppi di specialisti che lavorano costantemente per monitorare e seguire le pagine che diffondono idee estremiste e, naturalmente, comunicare con le autorità responsabili per bloccare queste pagine, al fine di proteggere i nostri giovani dal cadere nelle grinfie dell'estremismo.
- Concentrarsi sulla pubblicazione di messaggi di protezione tramite i social network per mostrare la falsità dei messaggi diffusi dai gruppi estremisti.
- Lanciare delle campagne di sensibilizzazione online, in collaborazione con i centri interessati alla lotta contro il pensiero estremista; tali campagne includono immagini, video, hashtag, sondaggi, discussione nello spazio digitale ed elettronico, per confutare le bugie dei gruppi estremisti.
- Produrre dei film che promuovono idee culturali e comportamenti corretti e moderati, basati sui principi della convivenza pacifica e dell'amore reciproco tra i popoli.
- Incoraggiare la società civile a fare lo stesso in modo da poter riempire lo spazio elettronico e mediatico occupato dai gruppi estremisti.
- Sviluppare un sistema educativo in grado di diffondere la cultura della tolleranza e dell'accettazione dell'altro, in modo di far uscire giovani con menti critiche e un'ampia cultura che li protegga dalle idee estremiste.
- Intensificare i programmi di comunicazione che promuovono i principi religiosi e diffondono la cultura della tolleranza e dell'accettazione dell’altro, in collaborazione con le istituzioni religiose e le organizzazioni non governative, ed in infine con i mass media.
- Tenere dei seminari educativi e di sensibilizzazione per gli studenti universitari, per mostrare la falsità della propaganda dell'ISIS.
- I governi debbano adottare programmi di riforma e riabilitazione per i condannati per reati di terrorismo.


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