«In occasione della fine del mese di Ramadan desidero porgere il più cordiale augurio a tutte le persone che in Italia professano la fede islamica.
Questa celebrazione ci invita a riflettere sul ruolo determinante che le religioni possono svolgere quali veicoli di pace, incontro e condivisione tra individui e popoli, di coesione nell’appartenenza alla medesima comunità, soprattutto in questo difficile momento in cui immagini di disumanità e desolazione ci arrivano da fronti di guerra e crisi umanitarie.
È doveroso riaffermare senza esitazioni l’impegno delle istituzioni politiche e religiose, in adesione ai principi della Costituzione della Repubblica, nell’educazione al rispetto reciproco, alla prevenzione e al contrasto dell’incitamento all’odio e alla violenza, così come il ruolo imprescindibile delle scuole e delle famiglie in tal senso. Si tratta di un obbligo morale che abbiamo soprattutto nei confronti dei più giovani, per i quali e con i quali dobbiamo costruire un tessuto sociale forte, resiliente e capace di respingere e condannare nella maniera più ferma ogni forma d’intolleranza e discriminazione.
Con questo spirito, rinnovo i miei auguri a tutti i credenti di religione islamica in Italia per un felice e sereno Eid al Fitr».