Al-Azhar al-Sharif condanna fermamente quanto perpetrato da estremisti sionisti nella città di Hebron, in Palestina, dove hanno provocatoriamente strappato e poi bruciato copie del Nobile Corano: un'ennesima testimonianza della barbarie, del terrorismo e dell'odioso razzismo che contraddistingue [numerosi aspetti] dell’entità sionista. Tutto ciò accade nel silenzio della comunità internazionale, che non svolge di fatto alcun serio ruolo di deterrenza e di ragionevole mediazione a fronte delle reiterate violazioni dei diritti dei popoli e dei loro Libri sacri.
A fronte di tali provocazioni, al-Azhar ribadisce che il Nobile Corano resta e rimarrà sempre un Libro che guida l'umanità verso i valori della bontà, della bellezza e della Verità: la sua santità non è in alcun modo sminuita né compromessa dai rancori dei vili, né dalle azioni spregevoli di coloro che istigano all’intolleranza e all'odio - che hanno precedenti tragici nell'omicidio e nel terrorismo contro inerti, e le cui mani sono macchiate del sangue di molti cittadini Palestinesi innocenti.
Al-Azhar sottolinea infine come tali crimini sionisti costituiscano un'ennesima infrazione delle convenzioni internazionali, e come alimentino un clima di odio e di violenza.