Sunday, December 25, 2022

La dichiarazione del Grande Imam di al-Azhar sulla sospensione dell'accesso delle donne all'istruzione in Afghanistan

      Al-Azhar si rammarica profondamente della decisione emessa dalle autorità afgane, che impedisce alle donne afghane di accedere all'istruzione universitaria, in quanto contraddice la legge islamica e contrasta con il suo esplicito invito agli uomini e alle donne a perseguire la conoscenza dalla culla alla tomba. Al-Azhar afferma che l'invito alla conoscenza ha prodotto grandi menti tra le donne musulmane nella storia scientifica, politica e culturale dell'Islam. Quindi, tali donne sono state e continuano ad essere motivo di orgoglio e ammirazione per ogni musulmano.
Come hanno fatto gli autori di questa decisione a trascurare più di duemila onorevoli hadith citati nei libri più autentici dei sunniti, narrati dalla moglie del profeta, la madre dei credenti, ‘Aisha–sia soddisfatto Iddio di lei?! non hanno notato i numerosi esempi di donne pioniere nei campi dell'istruzione, della scienza e della politica che hanno contribuito al progresso delle società musulmane sia nel passato che oggi?
In tal senso, il Grande Imam di al-Azhar Dr. Ahmed at-Tayyib, afferma che: "esprimiamo il nostro clamoroso rifiuto di questa decisione, che non rappresenta la legge islamica e contraddice in pieno il messaggio del Corano, in cui si ripetono parole come "conoscenza" e "ragione". Vorrei anche concludere la mia affermazione con due punti:
Il primo è che metto in guardia i musulmani e i non musulmani dal credere che la sospensione dell'accesso delle donne all'istruzione o all'educazione sia approvata dall'Islam. In effetti, l'Islam denuncia fermamente tale sospensione in quanto contraddice i diritti legali che l'Islam garantisce ugualmente alle donne e agli uomini. L'Islam è la religione che ordina a ogni musulmano, maschio o femmina, di perseguire la conoscenza, sapendo che il Corano afferma: "Dì: sono forse uguali e coloro che sanno e coloro che non sanno?'" [Corano. 39, 9], ed è la religione che mette sullo stesso piano gli sforzi degli studiosi e il martirio nel Giorno della Resurrezione.
Il secondo è che esorto coloro che detengono l'autorità in Afghanistan a riconsiderare la loro decisione, poiché la verità è più meritevole di essere seguita. Invito inoltre tutti a ricordare costantemente che nulla ci servirà contro la punizione di Allah nel Giorno della Resurrezione, che si tratti di denaro, autorità o status elevato, nel caso in cui Gli disobbediamo.


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