Il Grande Imam di Al Azhar, il Prof. Dr. Ahmed Al-Tayyeb, ha ricevuto un invito ufficiale a partecipare al Summit dei leader religiosi sui cambiamenti climatici, che si terrà dal governo britannico nella capitale italiana, Roma, nella prima settimana di ottobre, alla presenza di personalità religiose di spicco e leader politici di vari paesi del mondo.
Ieri, mercoledì, il Grande Imam ha detto durante il suo incontro con Sir Geoffrey Adams, l’ambasciatore britannico in Egitto, che le religioni partono dal preservare l’universo e l’ambiente, e il Sacro Corano è pieno di versetti che affermano che tutte le creature (umane, vegetali, animali o inanimate) glorificano Allah “Iddio”; si legge nel Corano: “Non c’è nulla che non glorifichi Allah, lodandoLo, ma voi non percipite la loro lode”; ciò conferma che tutto quello che è nell'universo ha dei diritti specifici che vanno rispettati, sottolineando che la nostra giurisprudenza islamica [Fiqh] garantisce questi diritti. Anche il nostra Profeta (pace e benedizioni su di lui) quando inviava un esercito, gli raccomandava di non uccidere un animale nell'esercito del nemico tranne quando si ha bisogno di mangiare, di non bruciare palme da dattero e di non disperdere le api. Il Grande Imam ha aggiunto che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha chiarito la necessità di preservare i diritti delle piante, degli animali e degli oggetti inanimati in varie situazioni che indicano la chiara posizione dell'Islam per quanto riguarda la protezione delle creature e la conservazione dell'equilibrio ecologico.
Il Grande Imam ha accolto con favore l'invito a partecipare al vertice previsto a Roma il prossimo ottobre per discutere e dibattere sui cambiamenti climatici, confermando che questo passo è molto importante, e che ci sono dei leader religiosi che hanno parlato molto della necessità di proteggere l'ambiente e della posizione delle religioni al riguardo, sottolineando che il mondo deve sempre ricordare questo problema, e ci dovrebbe essere una mano superiore e una forza che non sia soggetta ai calcoli politici né agli interessi economici, che si preoccupi del compito di preservare l'ambiente e di seguire i cambiamenti climatici, cercando di trovare delle soluzioni adeguate al riguardo.
D’altra parte, S. E. il Grande Imam ha apprezzato la cooperazione tra Al-Azhar e l’Istituto Culturale Britannico, descrivendo questa cooperazione come fruttuosa, sottolineando che è necessario lavorare per beneficiare dei laureati che sono il frutto di questa cooperazione. Tali laureati sono una nuova generazione di accademici azhariti che hanno conseguito la loro formazione di base nei corridoi degli istituti di Al-Azhar e nella prestigiosa Università di Al-Azhar, poi si sono iscritti alle università britanniche per approfondire le loro conoscenze alla luce delle nuove teorie in tutti i campi del sapere.
Da parte sua, l'ambasciatore britannico in Egitto, Sir Geoffrey Adams, ha dichiarato: “Ho avuto il piacere d'incontrare oggi il Grande Imam, il Prof. Dr. Ahmed Al-Tayyeb, per discutere della cooperazione tra il Regno Unito e Al-Azhar nel campo del clima e dell'istruzione. Il cambiamento climatico è una questione che ci interessa tutti, sia come politici che leader religiosi o cittadini, e noi incoraggiamo tutte le organizzazioni a svolgere il loro ruolo. D’altronde, siamo desiderosi di lavorare con Al-Azhar per identificare i modi di cooperazione e per rafforzare gli sforzi delle religioni per aumentare la consapevolezza di questa sfida globale”.
L'ambasciatore ha aggiunto: “Abbiamo discusso i progetti comuni nel campo dell'istruzione, in quanto il Regno Unito offre delle borse di studio a coloro che hanno voglia di studiare lì. Infatti, il Regno unito sostiene Al-Azhar nelle sue aspirazioni a rafforzare i legami tra le diverse religioni e culture, contribuendo così a costruire un ambiente più sicuro, più prospero e più tollerante”.